“Tutti voi usate Google, vero?”. “E come mai Google vi mette a disposizione tutti i suoi servizi gratuitamente?”. Silenzio.

Così ho iniziato il primo dei dieci incontri con le studentesse e gli studenti del Polo Scolastico Carlo Urbani durante il Progetto Formativo “In Comunicazione nel Web”.
Ho voluto iniziare lanciando questa provocazione nel tentativo di creare un piccolo cortocircuito nella mente del mio pubblico. Un pubblico fatto di giovanissimi, la cosiddetta Generazione Z (o Post Millennials), quella cioè composta dai nati tra la seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000.

La Generazione Z

Questi giovanissimi hanno una peculiarità molto importante: sono nati immersi nel digitale. Non hanno vissuto il passaggio tra il mondo pre internet e il mondo dopo internet. Non sanno che “prima” non si viveva connessi 24 ore al giorno e che quando volevi usare internet non potevi usare il telefono di casa e viceversa. Non sanno cosa significhi vivere senza smartphone. Non concepiscono l’ipotesi di trascorrere un pomeriggio senza social o app.

E queste brevi considerazioni sono dati di fatto. Lungi da me il volermi lanciare in qualche paternale moralistica che, oltre che inutile, risulterebbe anche patetica.

No, nessuna volontà moralistica da parte mia. Semplicemente la consapevolezza di trovarmi di fronte persone, ragazzini, con una loro (sacrosanta) prospettiva sulla realtà. Giovani persone che, per quanto mi fossi sforzato di avvicinare nel linguaggio e nello sguardo, avrebbero inevitabilmente finito con l’etichettarmi come “dinosauro” appartenente a chissà quale epoca post bellica.

E tutto sommato è vero: Generazione Z e Millennials o Generazione Y (cui appartengono quelli della mia età), sotto diversi punti di vista, sono distanti anni luce!

In Comunicazione nel Web: Internet, Web e Google

Così, con queste premesse contestuali, è iniziato il Progetto Formativo “In Comunicazione nel Web” organizzato insieme al corpo docenti e in modo particolare con l’aiuto dell’amico Prof. Stefano Petracci con cui mi sono costantemente confrontato e che con grande impegno si è adoperato per avviare e organizzare tutto quanto, permettendomi questa per me piccola grande esperienza d’insegnamento dalla quale ho imparato tanto.

L’intento del progetto è stato dunque quello di costruire insieme uno spazio condiviso di riflessione. Una riflessione su che cosa sia la tecnologia e cosa voglia dire usare la tecnologia, su cosa sia Internet, il Web, su che ruolo abbiano i Social Network e infine su cosa voglia dire Comunicare oggi, in questo preciso momento storico, nel tempo che noi tutti viviamo, cercando di capire meglio come utilizzare il Web in modo efficace e consapevole.

Siamo quindi partiti da una domanda: “Come mai Google ci mette a disposizione tutti i suoi servizi gratuitamente?” Alludendo ovviamente alla celebre massima “Quando qualcosa è gratis, il prodotto sei tu”.

Da qui abbiamo iniziato a ragionare sulle potenzialità espressive e comunicative della Rete, ma anche sui potenziali rischi connessi alla Rete e introdotto concetti fondamentali come:

  • Privacy
  • Dati Sensibili
  • Identità Digitale
  • Sicurezza Informatica
  • Comunicazione Responsabile

Si è parlato di:

  • Villaggio Globale
  • Principi della Comunicazione
  • Storia di Internet
  • Fake News 
  • Post Verità

All’inizio ero parecchio spaventato. Temevo che studenti di 15-16 anni mai si sarebbe interessati a certe tematiche. Ma mi sbagliavo. Ho scoperto invece che nonostante la differenza generazionale c’è un enorme spazio di dialogo e confronto e che tale dialogo e confronto è percepito come una necessità non soltanto da parte degli “adulti” ma anche da parte dei “giovani”.

Alla fine perciò siamo usciti tutti più arricchiti da questa bella esperienza.

IISS Carlo Urbani - Istituto Istruzione Secondaria Superiore di porto sant'elpidio

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